L'organo


Nella Splendida basilica di Giulio Romano e Gregorio Cortese di San Benedetto Po , si cela sulla cantoria sovrastante il portale di ingresso il maestoso organo, con più di 2000 canne, 32 registri e le varie unioni, graduatore ed espressione del 2° manuale. Dagli archivi della basilica riemerge una testimonianza di un primo organo nel 1453  con un "Ordinatio" capitolare dove si concede ai monaci di suonare l'organo nonostante il regolamento lo vietasse tassativamente. Nel 1480, l'organo della basilica suscita interesse sia per il suo pregio artistico, sia per essere stato costruito ex-novo (con lettera inviata dal monastero il 7 settembre dal marchese Federico Gonzaga al figlio Francesco. Successivamente nel 1514 il monastero stipula il contratto (8 settembre) col Correggio perchè, in occasione forse di un restauro, siano dipinte le ante e la cantoria dell'organo vecchio (opere purtroppo disperse). Nel 1552 viene commissionata al celebre organaro bresciano Gio. Batt. Facchetti la costruzione di un nuovo organo, causa l'inefficienza dell'organo vecchio, lo strumento è da collocare sopra il coro al lato sinistro del presbiterio. Tra il 1660/65 l'organaro Giuseppe Serassi (lettera da Bergamo 1816) accenna ad un organo ad opera del fiammingo Willem Hermans, probabilmente ubicato nel braccio destro del transetto e sostenuto da colonne in marmo che attualmente sorreggono il balcone del palazzo degli abati in piazza Folengo. Nel 1726 vi è la collocazione di un nuovo organo dall'attuale aspetto, sul portale maggiore della basilica in pregevole cassa barocca riccamente intagliata e decorata ad opera dell'organaro Giuseppe Bonatti di Desenzano, con la riutilizzazione in parte delle canne dell'organo precedente e l'aggiunta di una seconda tastiera. Nel 1942 la ditta Tamburini di Crema provvede al rifacimento e aggiunta di nuovi registri ed elettrificazione dello strumento. Sempre ad opera della medesima ditta, nel 1974 l'organo viene ripulito, intonato e risolte le infiltrazioni d'acqua provenienti dal rosone sovrastante la cassa, viene fatto il trattamento antitarlo delle canne in legno e la sostituzione delle pelli dei mantici a causa del riscaldamento che a lungo andare le aveva seccate. Nel 1987 ancora altri interventi di pulitura, intonazione e riassetto generale catalogazione su schede di tutte le canne antiche ed al ripristino dei registri ad ancia del pedale.
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Lo strumento, come già detto conserva alcune file di canne dell'organo precedente; ecco l'inventario delle antiche canne:

Canne II Tastiera          
- Flauto 4'

Canne  I Tastiera         
-  Principale 16'
- Principale dolce
- Ottava
- Ripieno (grave) 3 file
- Ripieno (acuto) 5 file
- Voce Umana
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In seguito la disposizione fonica dello strumento.

I TASTIERA - Grande Organo
Principale 16'
Principale forte 8'
Principale dolce 8'
Ottava 4'
Decima V 2'
Ripieno Grave 3 file
(XV - XIX - XXII)
Ripieno Acuto 5 file
(XXI - XXVI - XXIX - XXXIII - XXXVI)
Flauto 8'
Dulciana 8'
Voce Umana 8'
Tromba 8'
Fagotto 8'

II TASTIERA - Organo Espressivo
Eufonio 8'
Bordone 8'
Viola da Gamba 8'
Flauto a Camino 4'
Flauto in XII                     
Flautino 2'
Ripienino III file
Voce Celeste 8'
Oboe 8'
Tremolo

PEDALE
Contrabbasso 16'
Basso 8'
Subbasso 16'
Bordone 8'
Violone 16'
Violoncello 8'
Fagotto 16'
Fagotto 8'
Clarone 4'

UNIONI
I-P / I acuta P
II-P / II acuta P
II-I /II acuta I / II grave I
II grave / acuta
I acuta 

I somieri sono di tipo "a bacchetta" con comando elettropneumatico
La consolle dispone di 2 tastiere di 61 tasti, pedaliera di 32 pedali e comando meccanico della cassa espressiva. Inoltre vi sono 2 combinazioni libere (una per tastiera) e una generale.

Foto



                                       Elettroventilatore trifase asincrono Tamburini 1,5 Cv
                                                      Manticeria e valvola troppopieno